Il lavoro era obbligatorio per i deportati del Lager di Bolzano. La Galleria del Virgolo è uno dei molti luoghi di lavoro in cui essi furono sfruttati. Questa galleria è stata scelta come luogo-simbolo perché a centinaia le deportate e i deportati vi lavorarono dall’inverno del 1944 alla primavera del 1945. Nell’autunno del 1944 nella Galleria del Virgolo erano stati trasferiti da Ferrara i macchinari dell’Industria Meccanica Italiana (IMI) che fabbricava cuscinetti a sfera per uso bellico. Qui è simbolicamente ricordato il lavoro coatto, eseguito anche nei numerosi campi dipendenti sparsi sul territorio provinciale da donne e uomini deportati del Lager di Bolzano.