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Vista dalla navata centrale della chiesa del Duomo di Bolzano verso l'altare, con un affresco e delle statue di alcuni personaggi storici in sottofondo.Il cimitero di Bolzano è un luogo di alta cultura e tradizione che racconta la storia e le vicende accadute nella città.Una scultura in pietra di un leone che tiene uno scudo sotto la zampa è posta accanto ad un edificio.Una maestra vestita di nero indica a tre bambini biondi cosa vedere all'interno del museo.Un gruppo di amici ha già superato Piazza Vittoria e sta per attraversare il Ponte Talvera.Stanza di un museo illuminata coi led, addobbata con dei quadri di arte contemporanea per accogliere i visitatori.Vista in una giornata di sole su una chiesa tradizionale a Bolzano. Accanto un vecchio campanile che segna le 4 del pomeriggio.

Cosa vedere

Il Lager nazista di transito di Bolzano si trovava nell’odierna via Resia (civico 80) al margine del quartiere operaio delle Semirurali. Fu in funzione dall’estate 1944 al 3 maggio 1945; nei pochi mesi della sua attività vi furono immatricolati migliaia di civili. Le ragioni degli arresti erano in massima parte politiche; numerosi anche gli ostaggi familiari e i deportati per motivi razziali (ebrei e nomadi). I deportati, provenienti dall’intera Zona di Operazioni nelle Prealpi e dalle regioni dell’Italia centro-settentrionale, venivano contrassegnati da un numero progressivo di matricola e da un triangolo di colore diverso a seconda della categoria. Non si conosce il numero esatto dei deportati nel Lager di Bolzano; fonti cartacee e testimoniali indicano la cifra di 11.000 immatricolazioni. Del Lager di Bolzano rimane oggi come unico manufatto originario il muro di cinta, cui nel 2003 è stato imposto il vincolo di interesse storico. L’areale in cui sorgeva il Lager, cinto dal muro, è terreno di proprietà privata sul quale dagli anni Sessanta non sorgono più le baracche in legno e in muratura del Lager ma un complesso di palazzi di edilizia intensiva. Oggi il passaggio della Memoria ospita un museo a cielo aperto che racconta la storia del Lager. Dietro alle lastre in vetro di una nuova installazione appaiono a rotazione i nomi degli 11 mila deportati transitati nei campi.

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