Portici
Cuore del borgo commerciale medievale, caratteristica che ha conservato fino ad oggi con la sequenza senza soluzione di continuità di negozi, taluni tipici e tradizionali, altri moderni e raffinati. Le facciate sono un'allegra sequenza di tratti architettonici diversi: gli erker (finestra ad arco), le decorazioni a stucco, i colori pastello, il balcone di palazzo Mercantile, i porticati che si alternano in varie altezze e con varie decorazioni. Particolarmente belli sono quelli del Vecchio Municipio, ora sede nell'Archivio Storico Comunale, costruiti a sesto acuto con belle decorazioni a fresco. Interessanti sono anche i vicoli che collegano alle vie parallele che mostrano la sequenza architettonica degli edifici e i vari usi dei corpi abitativi (negozio, magazzino, cantina, androni, laboratori sono solo alcune delle destinazioni).
Via Dr. Joseph Streiter
Porta il nome del poeta, giurista e sindaco di Bolzano nella seconda metà del XIX secolo. Essa corrisponde al fossato nord del primo borgo medievale, i cui edifici del lato meridionale corrispondono al corpo di fabbrica di quelli settentrionali dei Portici. L'inizio della via costituisce, specie in estate, un angolo di Bolzano molto affascinante: sui banchi del pesce è allestito un originale bar all'aperto, negozi, decorazioni e locali creano un'atmosfera particolare e unica. La strada è attraversata da più archi che le conferiscono un carattere medievale. Il civico 25 corrisponde all'ingresso dell'Antico Municipio.
Via Bottai
Una delle vie più tipiche del centro con le belle insegne in ferro battuto, le numerose locande e lo storico albergo Luna Mondschein. All'estremità settentrionale della via si trova il Museo di Scienze Naturali, situato nella sede amministrativa dell'Imperatore e conte di Tirolo Massimiliano I (costruita nel 1512). Nei pressi del museo si trovano le storiche locande “Cavallino Bianco” e “Ca' de Bezzi”, luogo amato da vari artisti.
Piazza Walther
Detta anche il "salotto buono" della città, la piazza venne realizzata nel 1808 per volontà del re Massimiliano di Baviera, di cui portò inizialmente il nome. Successivamente fu intitolata all'arciduca Giovanni d'Austria (Johannesplatz) e, nel 1901, venne dedicata a Walther von der Vogelweide (1170-1230), uno dei maggiori poeti-cantastorie tedeschi del medioevo. Dopo l'annessione dell'Alto Adige all'Italia, la piazza portò il nome di re Vittorio Emanuele III e solo nel secondo dopoguerra venne ripristinato il nome del poeta tedesco.
Al centro della piazza troneggia il monumento dedicato a Walther. Di stile neoromanico, fu scolpito in marmo bianco di Lasa dallo scultore venostano Heinrich Natter (1889). Nel 1935 le autorità comunali fasciste ne disposero il trasferimento in un luogo più appartato della città (parco Rosegger-via Marconi). Il monumento fu ricollocato nella piazza nel 1985.
Galleria Sernesi ed Europa
Prestigiose gallerie commerciali che collegano la sede della Libera Università di Bolzano a via Goethe e a via Museo.
Vicolo della Pesa
Diversi vicoli e passaggi collegano via Portici con le vie retrostanti e parallele Dr. Streiter e Argentieri. Attraverso uno di essi, il vicolo della Pesa, è possibile raggiungere piazza del Grano, dove in passato si teneva il mercato dei prodotti agricoli. Si tratta del più antico nucleo urbano di Bolzano, attorno al quale sorgevano il castello dei principi vescovi di Trento (demolito da Mainardo II di Tirolo nel 1277) e la chiesa di Sant'Andrea, demolita nel 1785. A nord della piazza si trova uno degli edifici più pittoreschi della città: la casa della Pesa (1634), sede della pesa pubblica fino al 1780.
Casa della Pesa
Bell'edificio del 1634 sul cui fianco s'intravede parte dell'antica muratura, sede della pesa pubblica fino al 1780. Oggi, dopo un lavoro di restauro, ospita diverse associazioni culturali della città, la sede dell’Euregio e il Waag Café. Di fronte una targa ricorda la chiesa di Sant'Andrea (demolita nel 1785) e davanti si può ammirare la pittoresca Piazza del Grano, impreziosita da bei negozi e locali, una volta sede del mercato del grano e altri prodotti agricoli. Si tratta del primo nucleo urbano di Bolzano con il castello dei principi vescovi di Trento, fondatori della città. Il castello è stato probabilmente demolito da Mainardo II di Tirolo nel corso di una delle sue incursioni per ottenere il controllo dell'importante borgo commerciale (1277).
Piazza delle Erbe
Nella colorata e vivace piazza delle Erbe, cuore pulsante del centro storico, tiene quotidianamente banco (fatta eccezione per il sabato pomeriggio, la domenica e i festivi) il famoso mercato di frutta e verdura. All'angolo con via Portici si trova la fontana del Nettuno, ornata con una statua e con coppe a conchiglia in bronzo realizzate da G. Mayr di Fiè (1745). La fontana del Nettuno è stata classificata fra le cento più belle d'Italia e viene chiamata anche "Gabelwirt" (oste con la forchetta).
Sulla facciata della costruzione neogotica all'angolo con via Museo, una targa ricorda che lì si trovava l'antico albergo “Al Sole” in cui hanno soggiornato, tra il 1783 e il 1790, personaggi del calibro di Goethe, Herder e dell'Imperatore Giuseppe II.
Piazza Municipio
Incorniciata dai bei palazzi del Municipio a sud (in stile neobarocco con interessanti affreschi nella sala del Consiglio – 1907) e da Casa Amonn ad est (facciata decorata a stucchi in stile rococò, decorazioni a fresco sui restanti edifici), Piazza Municipio rappresenta l'inizio dei Portici ed è spesso sede di manifestazioni.
Piazza Stazione
Il tratto ferroviario Verona - Bolzano viene ultimato attorno alla metà del XIX secolo; la stazione ferroviaria risale al 1928 ed è opera di Angelo Mazzoni con diverse sculture allegoriche (elettricità, vapore, fiumi) opera di Franz Ehrenhöfer. La Fontana delle rane, situata di fronte, viene rifatta secondo l'originale del 1930, dopo i bombardamenti del secondo conflitto mondiale.