Un paese all’interno della città. È questo che si prova girando per le vie del quartiere di Gries, sembra di essere in un paese alpino, ma con caratteristiche mediterranee. Non è infatti raro incontrare palme, agavi e fichi d’india.
Annesso a Bolzano nel 1925, Gries è stato il luogo di cura e villeggiatura di molte personalità celebri del periodo austro-ungarico ospitate dagli eleganti alberghi e ville circondati da parchi, giardini e vigneti.
Gries si raggiunge oltrepassando il ponte Talvera da dove è visibile il Monumento alla Vittoria, costruito per volontà del regime fascista dal 1926 al 1928 su progetto di Marcello Piacentini. Dal 2014 ospita il percorso espositivo “BZ ’18-’45 – Un monumento, una città, due dittature” e ripercorre le vicende locali, nazionali e internazionali e la storia della città in questo particolare momento storico. Nell’omonima piazza si svolge il mercato del sabato e iniziano i “portici” di Corso Libertà che, attraversando Piazza Mazzini e fino in piazza Gries, ospitano svariate attività commerciali di ottimo livello e bar per gustosi aperitivi.
In piazza Gries si possono ammirare l’Abbazia dei Benedettini di Muri Gries e la chiesa di Sant’Agostino dove nel 1845 i Benedettini della svizzera Muri rilevarono il preesistente monastero agostiniano. La chiesa è un impeccabile esempio di stile barocco, impreziosito all’interno dagli affreschi di Martin Knoller. Il mastio dell’antica fortezza, ora torre campanaria, ospita la campana più grande dell’Alto Adige.
Vicino alla Piazza sorge la vecchia Parrocchiale di Gries in stile gotico che custodisce tesori di grande pregio: un altare a scrigno di legno realizzato nel 1475 da Michael Pacher, un crocefisso romanico del 1200 e un antico cimitero.
Nei pressi della stazione a valle della funivia di San Genesio si nasconde un gioiello di architettura moderna, il museo di arte contemporanea Fondazione Antonio dalle Nogare, che ospita una selezione di opere dalla collezione privata di Dalle Nogare ed è animato da mostre temporanee, workshop, performance e molto altro. Proseguendo su via Sarentina, si arriva a Castel Roncolo, il maniero illustrato.